Indice delle miscellanee di Enrico Ragni
Enrico Ragni, Dove dipingo Origini, anno VII, n. 5-6, Roma, marzo-aprile 1943.
Certi giorni il mio studio è stretto, privo di suono, stagnante e scolorito come l'acqua di pozzanghera. Allora ci
salto in mezzo per scuoterlo e ingrandirlo: butto le braccia in parte e in alto per cambiare posto allaria stanca e ...
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Enrico Ragni, Paesaggio serale Origini, anno VII, n. 5-6, Roma, marzo-aprile 1943.
Quando sulla sera la forma delle cose si dissolve nella penombra perdendo la realtà della cruda materia che le
compone, il pensiero vive il dramma illimite della luce bassa. Il cespuglio non è più un arabesco di elementi,
traforato dalla luce viva. Appare ...
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Enrico Ragni, Da bimbo Origini, anno VII, n. 5-6, Roma, marzo-aprile 1943.
Tenevo in pugno lo spago della stella volante nell'aria e sentivo nel corpo un alitare fremente e in bocca mi veniva
limpida la saliva come quando vedevo i contadini alla merenda. Insistevo nel far salire sulla stella, nellaria, i ragazzi ...
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Enrico Ragni, Contrada antica Origini, anno VII, n. 5-6, Roma, marzo-aprile 1943.
Contrada dincanto scoperta, dischiusa al tempo dei rivi. I rumori son suoni e sbattono, dilagano incanalati lungo i
muri fatati, nelle ombre polverose e tra luci vivide, acidule di magia. Dalla prima eco che rimbalza verticale nello ...
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Enrico Ragni, Sera Origini, anno VII, n. 5-6, Roma, marzo-aprile 1943.
Le rondini con voli di lancio e sibilo di fionda non smuovono le montagne nelle lor linee silenziose e sfatte. Forano
il cielo ascendendo lanciate e cadono a picco, fulmini neri radenti il tetto e il prato. Quando sinfacciano, la ...
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Enrico Ragni, Ciclista beffato Origini, anno VII, n. 5-6, Roma, marzo-aprile 1943.
Vuol essere primo e solo nella corsa. Con la testa avanti la ruota si scopre meno elastico, meno elegante della sua
macchina. Vuol essere veloce per diventare leggero. Si annoda sciogliendo le gambe in ritmi geometrici. Vuol essere ...
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Enrico Ragni, Lisola Origini, anno VII, n. 5-6, Roma, marzo-aprile 1943.
L'isola è la mamma della mia mezza età. Grato le sono pel raccoglimento che ritrova in essa la mia anima. Grato le
sono come ad Ella che in grembo teneva i miei capricci asciutti di pianto in cambio di consolazione. L'isola mi leva ...
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Enrico Ragni, Paesaggio nuovo
Origini, anno VII, n. 5-6, Roma, marzo-aprile 1943.
Case abbracciate, tutte tengono aperte le bocche nel canto. Vestono di colori diversi che la luce fonde e accende sul
cielo bagnato di puro celeste; un celeste che non è tinta delle stoffe o degli stemmi cittadini, ma quella tonalità umida ...
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